Vino: 10 consigli per la degustazione perfetta
Cominciare a sentirsi sommelier parte da alcuni trucchi per degustare il vino in modo professionale: WineHoop oggi te ne insegna dieci!

Sapori fruttati, aromi floreali, note tanniche: questi e altri dettagli sono quelli che possono emergere dalla degustazione, momento fondamentale per cominciare a scoprire da vicino un vino e i suoi profumi, colori e sentori nella loro pienezza. Qual è però il modo giusto di farla? La ricetta perfetta non esiste, ma bastano davvero pochi trucchi e accorgimenti per cominciare già dai primi sorsi ad assaporare qualsiasi calice come dei veri sommelier.
Scopriamoli insieme!

- Ogni vino ha la sua giusta temperatura di degustazione: è preferibile sorseggiare i bianchi e rosati piuttosto freddi, dagli 8 ai 12 gradi, i rossi a una temperatura più calda, dai 16 ai 20, mentre gli spumanti dai 6 ai 10 gradi, per non far perdere gli stimoli raffinati dati dalle bollicine
- Una volta stappato, un vino più invecchiato ha bisogno di più tempo per la migliore espressione dei suoi profumi rispetto a uno giovane, ma bastano soltanto 15 minuti all’aria aperta per esaltare il suo profilo
- Per far sprigionare al vino rosso tutti i suoi aromi è preferibile versarlo in un calice ampio e panciuto, facendo adagiare i tannini in modo adeguato sul fondo e garantendo un’ossigenazione adeguata
- Un calice per la degustazione ha bisogno di essere riempito per massimo un terzo della sua capacità: questo permette che il contenuto possa essere agitato senza cadere dai bordi e che il profumo si possa spargere e diffondere a pieno all’odorato
- Il colore dice molto dell’età del vino: un rosso granato e un giallo dorato corrispondono solitamente a vini più affinati e invecchiati, mentre sfumature violacee e paglierine si associano a bottiglie più recenti
- Nel momento in cui si agita il calice per raccogliere i profumi del vino è consigliabile tenerlo in mano per lo stelo: in questo modo la temperatura non sarà innalzata dal calore corporeo
- A movimento terminato si può riconoscere anche la gradazione alcolica: gocce ravvicinate ed evidenti significano struttura ed elevata presenza d’alcool, mentre quelle lontane e che scorrono veloci fanno capire che il vino è più giovane e leggero
- L’ordine della degustazione è fondamentale: per non appesantire il palato di aromi e retrogusti troppo forti, è meglio partire con un vino bianco fresco e acidulo, per poi passare ai rossi più rotondi e corposi
- Al sorso in bocca si possono distinguere e riconoscere tre note su cui basare la propria degustazione: all’inizio prevalgono le più dolci, per poi passare a quelle più acidule per finire con quelle amare
- Infine, un ultimo trucco per capire la persistenza di un vino al palato: dopo aver deglutito, basta smuovere l’aria nella bocca, per valutare se gli aromi restano e continuano a formare un buon retrogusto o se le note non si avvertono più.
Conoscevi già questi consigli? Scrivicelo nei commenti e continua a seguirci per scoprire di più sul mondo WineHoop!